Nelle professioni in cui è necessario indossare un abbigliamento specifico è importante che i capi da proporre ai lavoratori siano di qualità e che rispettino caratteristiche precise su diversi aspetti. Ovviamente gli abiti che deve indossare un infermiere sono profondamente diversi da quelli di un operaio di industria, ma alcune considerazioni di carattere generale possono valere per tutte le categorie.
La prima cosa da considerare è che l’abbigliamento da lavoro viene indossato ogni giorno per molte ore consecutive. Per questo la qualità dei tessuti, per esempio, è un aspetto da considerare, proprio come lo si fa nella scelta di un abito per uso privato. Perciò prima di essere bello un abito da lavoro deve essere adeguato alla attività da svolgere, comodo e deve permettere al meglio di lavorare. Le fibre con cui è realizzato devono permettere al lavoratore di sentirsi a proprio agio e di muoversi comodamente. Praticità è quindi la prima parola chiave, che non prescinde ovviamente il senso del decoro e della cura della persona.
Controllare con che materiale è realizzato un abito da lavoro permette di sapere come va lavato e, se sono necessari capi realizzati in fibre sintetiche, bisogna controllare che nessun lavoratore sia intollerante a qualche materiale specifico. Di solito le fibre utilizzate per gli abiti da lavoro possono essere principalmente di due tipologie: naturali e sintentiche. Le fibre naturali hanno provenienza animale o vegetale, le più diffuse sono il cotone, il lino e la lana. Queste non sono molto diffuse negli indumenti da lavoro. Le fibre più diffuse sono quelle sintetiche, come il poliestere, che sono più adatte soprattutto per le uniformi e le divise perché molto resistenti.
Ovviamente poi ogni settore ha le proprie specificità e un operatore socio sanitario avrà una divisa molto diversa da quella di un operaio. Il luogo in cui si opera quotidianamente, infatti, influenza moltissimo il tipo di abbigliamento necessario. Se si lavora ll’aperto, per esempio, i tessuti, le consistenze, l’uso e le esigenze del vestiario saranno molto diverse rispetto a quelle di chi lavora, per esempio, in ospedale, o in cucina.
Le norme igieniche di certi settori impongono un certo tipo di comportamento, non solo nell’indossare l’abbigliamento adatto, ma anche nel lavarlo e nel completarlo di tutti gli eventuali accessori necessari.
Un cuoco, per fare un altro esempio, non può lavorare in cucina senza indossare l’apposita retina per i capelli e il cappello, un operaio edile senza il casco e le scarpe anti- infortunistiche.