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Prestiti per dipendenti di piccole aziende

In Italia nel mondo del lavoro oltre alla differenza storica tra i dipendenti del settore pubblico e di quello privato, c’è quella tra i lavoratori dipendenti delle grandi aziende e di quelle piccole, sotto i 16 dipendenti. Le piccole aziende nel nostro Paese rappresentano la maggior parte del tessuto produttivo, e la principale fonte di occupazione per i lavoratori.

Purtroppo però a differenza degli altri lavoratori i dipendenti delle piccole aziende riscontrano non poche difficoltà ad accedere a prestiti e finanziamenti, ed a usare quegli strumenti come la cessione del quinto preferiti dai lavoratori dipendenti.

Ora andremo a vedere brevemente quali sono le possibilità di ottenere un piccolo prestito per i dipendenti delle piccole aziende, quali i limiti e le possibilità alternative, oltre alla documentazione necessaria da presentare.

CESSIONE DEL QUINTO DIPENDENTI PICCOLE AZIENDE

I lavoratori dipendenti delle piccole aziende possono richiedere un prestito tramite la cessione del quinto, un particolare prestito personale non finalizzato il cui pagamento avviene tramite trattenuta diretta sulla busta paga da parte del proprio datore di lavoro.

La cessione del quinto prevede un limite all’importo richiedibile legato alla rata mensile che non deve superare per legge il 20% dello stipendio, per una durata massima di 120 mesi, un tasso d’interesse fisso e la sottoscrizione di una polizza assicurativa sulla vita e contro l’eventuale perdita del lavoro.

Questa forma di prestito personale è molto usata dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, in quanto è possibile ottenere un prestito anche se pignorati, protestati o segnalati come cattivi pagatori.

Per di pendenti delle piccole aziende i limiti sono legati principalmente all’azienda per la quale si lavora, che rappresenta per le banche e le finanziarie la vera garanzia di pagamento, proprio per la natura stessa della cessione del quinto.

Altre problematiche riguardano l’anzianità di servizio che in questi casi deve essere più alta del normale, da almeno 6 mesi o un anno a seconda dell’istituto di credito.

Inoltre è sempre meglio non avere situazioni di problemi legati ai prestiti precedenti, ed avere una situazione di rimborso perfetta per facilitare l’erogazione, oltre ovviamente a non chiedere somme troppe alte che difficilmente possono essere concesse a meno di non presentare un garante o una fideiussione.

PRESTITI PERSONALI DIPENDENTI PICCOLE AZIENDE

Se la concessione della cessione del quinto si basa principalmente sulla reputazione dell’azienda per la quale si lavora, quella di un prestito personale invece è incentrata maggiormente sulla propria credibilità finanziaria.

In questo caso è necessario avere una situazione storica immacolata nei pagamenti, senza problemi di sorta come ritardi o mancati pagamenti, un contratto di lavoro a tempo indeterminato ed un’anzianità minima di servizio.

Risulta poi molto più semplice richiedere un prestito personale finalizzato che non, magari per l’acquisto di un’autovettura, una moto, un computer o un elettrodomestico, in quanto l’acquisto mirato garantisce maggiormente l’istituto di credito rispetto ad un prestito che può essere usato per qualsiasi scopo, come anche ottenere semplicemente delle liquidità.

Questo anche perché nel caso di un acquisto mirato il lavoratore dipendente sarà molto più restio ad avere problemi, rischiando magari il fermo amministrativo dell’auto o il pignoramento del computer, rispetto ad un uso promiscuo della liquidità per latri fini.

Anche in questo caso è necessario effettuare una richiesta in linea con le proprie possibilità, ed eventualmente fornire garanzie aggiuntive come la firma di un garante.

I tassi di interesse per i prestiti personali per i dipendenti delle piccole aziende sono fissi, ed applicati in base alla condizione di rischio del soggetto, quindi limitando questa condizione si otterranno minori costi. Solitamente l’assicurazione sul prestito è facoltativa, ma possono essere richieste garanzie aggiuntive come una fideiussione o il TFR maturato a garanzia del prestito.

PRESTITI PER DIPENDENTI PICCOLE AZIENDE A TEMPO DETERMINATO

Se già è difficile ottenere un prestito per i lavoratori dipendenti delle piccole aziende con contratto a tempo indeterminato, per quelli con contratto a tempo determinato risulta essere a volte una vera e propria impresa.

Non tutti gli istituti di credito concedono prestiti con un contratto a tempo determinato, e quelli che lo fanno chiedono delle particolari condizioni, come che la durata del rimborso del prestito non superi la scadenza del contratto o che questo abbia una durata minima variabile a seconda dell’istituto, ma solitamente superiore ai 24 mesi.

Inoltre è meglio non chiedere un prestito personale non finalizzato che difficilmente verrà concesso, ma scegliere un prestito finalizzato magari per acquistare un’auto nuova od usata. In questo caso qualora la durata del prestito non superi la scadenza del contratto e la cifra sia sostenibile dal proprio reddito mensile, non sussistono grandi difficoltà.

In caso contrario sarà necessario fornire delle garanzie aggiuntive, tra cui quella largamente più usata è la firma di un garante, di solito un familiare con contratto a tempo indeterminato ed una buona anzianità di servizio.

GARANZIE PRESTITI DIPENDENTI PICCOLE AZIENDE

I lavoratori dipendenti delle piccole aziende per poter richiedere un prestito devono rientrare entro delle caratteristiche ben precise, al di fuori delle quali è quasi impossibile riuscire ad ottenerlo.

La maggior parte delle banche e delle finanziarie richiedono ai dipendenti delle aziende con meno di 16 dipendenti il TFR a garanzia del prestito, e solitamente bisogna aver maturato almeno 5.000€ di TFR da vincolare.

Molti istituti inoltre richiedono un’anzianità di servizio minima quasi mai inferiore ai 6 mesi, oltre alla necessità di non poter richiedere cifre molto alte, di norma sopra ai 10.000€.

La garanzia più gradita dalle banche è la firma di un garante, che deve avere un contratto a tempo indeterminato, una situazione storica nei pagamenti immacolata ed un’anzianità di servizio adeguata, oltre alla mancanza di grossi finanziamenti ancora in corso.

In mancanza di queste è necessario avere dei beni immobili o mobili a proprio nome da portare in garanzia, che saranno utilizzati attraverso un prestito ipotecario o il vincolo della rendita.

CONCLUSIONI

Per i lavoratori delle piccole aziende è molto più difficile riuscire ad ottenere un prestito ma non impossibile. Le condizioni necessarie sono di non richiedere grandi cifre, solitamente entro i 10.000€ e stare su durate del rimborso entro i 5-6 anni.

Inoltre è necessario avere almeno sei mesi di anzianità di servizio, lavorare in un’azienda con almeno 5 dipendenti e aver maturato almeno 5.000€ di TFR da porre a garanzia.

Nel caso si abbia un contratto a tempo determinato è necessario che questo abbia una scadenza di almeno 36 mesi e che la durata del rimborso del prestito non superi quella del contratto di lavoro.

Nel caso non sussistano queste condizioni è necessario ricorrere a delle garanzie alternative, come la firma di un garante, o eventualmente porre un bene mobile o immobile a garanzia del prestito.

Un buon consiglio è quello poi di prediligere i prestiti personali finalizzati, soprattutto quelli legati all’acquisto di automobili, elettronica o elettrodomestici, che solitamente vengono erogati senza troppi problemi e con costi abbastanza contenuti.