Il raffreddore comune è una delle infezioni più diffuse a livello globale, è causato in via principale da virus e può colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dal sesso.
In questo saggio, esploreremo le cause più frequenti del raffreddore e le sue complicanze.
Quali sono le cause del raffreddore?
In genere, il raffreddore comune è causato da diversi tipi di virus ; tra i più consueti ci sono i rhinovirus, che sono responsabili di circa il 50% dei casi.
Altri virus che possono causare il raffreddore includono i coronavirus, i virus respiratori sinciziali, i virus parainfluenzali e gli adenovirus.
- Rhinovirus Sono i principali agenti patogeni responsabili del raffreddore, si trasmettono con facilità da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie emesse con tosse o starnuti. Possono anche essere trasferiti toccando superfici contaminate e portando in seguito le mani alla bocca, al naso o agli occhi.
- Coronavirus Sono noti per aver causato pandemie come quella del COVID-19 ma possono anche causare il raffreddore comune. Sebbene siano coinvolti meno di frequente rispetto ai rhinovirus, i coronavirus sono comunque una causa significativa di infezioni delle vie respiratorie superiori.
- Altri Virus Anche i virus respiratori sinciziali, i virus parainfluenzali e gli adenovirus possono causare sintomi simili a quelli del raffreddore. Questi virus sono più comuni nei bambini piccoli, ma possono infettare anche gli adulti.
I sintomi tipici del raffreddore
I sintomi del raffreddore sono il risultato della risposta del corpo all’infezione virale.
Essi possono variare in intensità e durata, ma di solito includono una serie di manifestazioni piuttosto fastidiose, che influiscono sulla qualità della vita quotidiana. Vediamo in dettaglio i principali sintomi del raffreddore:
- Naso che cola o rinorrea È uno dei sintomi più comuni del raffreddore. Si verifica quando le mucose nasali producono un eccesso di muco per cercare di eliminare il virus. All’inizio il muco è chiaro e acquoso, ma può diventare più denso e variare il colore con il progredire dell’infezione.
- Congestione nasale È causata dall’infiammazione e dal gonfiore dei tessuti nasali, che restringono il passaggio dell’aria e rendono difficile respirare attraverso il naso. Questo sintomo è spesso accompagnato da una sensazione di pressione facciale, particolarmente fastidiosa durante la notte in quanto interferisce con il sonno.
- Mal di gola È un altro sintomo comune che può variare da un leggero fastidio a un dolore intenso. Spesso, è il primo sintomo a comparire e può essere causato dall’irritazione delle mucose faringee dovuta al muco in eccesso e alla respirazione orale. Frequentemente si può trovare beneficio, con i rimedi naturali per dare sollievo, come si vede su questo sito.
- Tosse Associata al raffreddore può essere secca o produttiva. La prima è spesso irritativa e priva di muco, mentre la seconda comporta l’espulsione di muco dalle vie respiratorie. La tosse può persistere anche dopo la scomparsa degli altri sintomi, a causa dell’irritazione residua delle vie respiratorie.
- Starnuti Sono una risposta riflessa del corpo per eliminare i virus e le particelle irritanti dalle vie respiratorie, spesso più frequenti nei primi giorni di infezione.
- Mal di testa Può essere causato dalla congestione dei seni paranasali e dalla tensione muscolare dovuta alla tosse e allo starnutire frequente. Questo dolore è spesso descritto come una pressione o un dolore sordo che può peggiorare con i movimenti improvvisi della testa.
- Febbre La febbre non è un sintomo tipico del raffreddore negli adulti, ma può verificarsi nei bambini. Quando presente, la febbre è in genere lieve e non supera i 38°C. pertanto, una febbre alta può essere segno di una complicanza o di una sovrapposizione con altre infezioni, come l’influenza.
- Sensazione di malessere generale Il raffreddore è spesso accompagnato da una sensazione di malessere generale, che può includere affaticamento, debolezza e dolori muscolari. Questo stato di malessere è dovuto alla risposta immunitaria del corpo al virus e può rendere difficile svolgere le normali attività quotidiane.
- Perdita dell’appetito È un sintomo comune ed è causato dalla congestione nasale che altera il gusto e l’olfatto, rendendo meno appetibili i cibi. Inoltre, il malessere generale e il mal di gola contribuiscono a ridurre il desiderio di mangiare.
Oltre ai sintomi principali, il raffreddore può presentare altre manifestazioni meno comuni che possono variare da persona a persona, ad esempio, gli occhi possono diventare lacrimosi e irritati o può comparire dolore alle orecchie e raucedine.
Quanto durano i sintomi del raffreddore?
Solitamente, i sintomi del raffreddore compaiono nel giro di uno-tre giorni dopo l’esposizione al virus e durano circa una settimana.
Tuttavia, alcuni sintomi, come la tosse, possono persistere più a lungo, fino a due o tre settimane, a causa dell’irritazione residua delle vie respiratorie.
La durata e l’intensità dei sintomi possono variare a seconda del tipo di virus, dell’età della persona infetta, della presenza di condizioni di salute preesistenti e della risposta immunitaria individuale.
Quali sono i sintomi che è opportuno monitorare?
Sebbene il raffreddore comune sia una malattia autolimitante, ovvero non necessiti di particolari trattamenti poiché si risolve da sola in 2-3 settimane, alcuni sintomi possono richiedere l’attenzione del medico:
- Febbre alta (soprattutto negli adulti): potrebbe indicare una complicanza o un’infezione batterica secondaria.
- Dolore facciale severo: potrebbe essere un segno di sinusite acuta.
- Difficoltà respiratoria: potrebbe indicare una complicanza come bronchite o polmonite.
- Tosse persistente oltre le tre settimane: potrebbe necessitare di valutazione medica per escludere altre condizioni.
Le complicanze del raffreddore
A volte il raffreddore comune può avere delle complicanze, vediamo quali:
- Sinusite È una delle complicanze più comuni del raffreddore, un’infiammazione dei seni paranasali che può causare dolore facciale, congestione nasale grave, secrezioni nasali dense e colorate, e mal di testa.
- Otite media Nei bambini, il raffreddore può portare a otite media, un’infiammazione dell’orecchio medio che causa dolore all’orecchio, febbre, irritabilità e, in alcuni casi, perdita temporanea dell’udito.
- Bronchite In alcuni casi, il raffreddore può evolvere in bronchite, un’infiammazione dei bronchi con sintomi quali: tosse persistente con produzione di muco, affanno e dolore al petto. La bronchite può essere acuta o cronica.
- Ipertrofia dei turbinati nasali. È una delle possibili conseguenze del raffreddore ricorrente o persistente e provoca naso chiuso, mal di testa e sensazione di pressione facciale.
Ma che cos’è l’ipertrofia dei turbinati nasali?
I turbinati sono strutture ossee situate all’interno del naso, ricoperte di tessuto mucoso, che aiutano a filtrare e umidificare l’aria inalata.
L’ipertrofia dei turbinati nasali può derivare da infezioni ricorrenti come il raffreddore, allergie croniche, esposizione prolungata a sostanze irritanti come il fumo di sigaretta o deformità anatomiche del setto nasale.
Quando i turbinati si ingrossano a causa di queste condizioni, possono ostruire il passaggio dell’aria attraverso le narici, causando una sensazione di congestione nasale persistente.
Per approfondire meglio questa patologia, abbiamo consultato il Dr. Alessandro Valieri, otorinolaringoiatra specializzato nel trattamento laser dell’ipertrofia dei turbinati nasali.
Il quale ci ha, per prima cosa, illustrato i sintomi più comuni:
- Congestione nasale cronica
- Difficoltà a respirare attraverso il naso
- Russamento
- Riduzione dell’olfatto
- Mal di testa
- Sensazione di pressione facciale
Dopodiché, ci ha parlato delle terapie che si possono intraprendere a seconda della gravità dei casi:
- Farmaci decongestionanti: per ridurre il gonfiore dei turbinati e migliorare il flusso d’aria nasale.
- Spray nasali a base di corticosteroidi: i per ridurre l’infiammazione del tessuto nasale.
- Antistaminici: in caso di ipertrofia dovuta ad allergie.
- Chirurgia tradizionale: nei casi gravi, può essere necessaria una procedura chirurgica chiamata turbinoplastica o turbinectomia che rimuove o riduce il tessuto ipertrofico.
- Terapia laser: è una tecnica innovativa e minimamente invasiva che riduce il volume del tessuto nasale ipertrofico, migliorando il flusso d’aria e alleviando la congestione nasale.
Mai sottovalutare i sintomi
In seguito a tutte queste considerazioni è chiaro che, anche se il raffreddore sia spesso considerato una malattia banale, può avere serie conseguenze ed è bene non sottovalutarne mai i sintomi.
Trascurando il raffreddore possono presentarsi infezioni secondarie quali sinusite e otite media, e infezioni ricorrenti possono portare a condizioni croniche come l’ipertrofia dei turbinati nasali.
Per ridurre il rischio di infezione è fondamentale la prevenzione, a partire dall’igiene delle mani, e in caso di sintomi persistenti o complicazioni, è importante consultare un medico, per approfondire la situazione e avviare un adeguato trattamento.